
L’ Avv. Massimo Melpignano spiega il decreto di salvataggio della Banca Popolare di Bari
Ecco 5 punti chiave della trascrizione:
- – Il decreto legge per il salvataggio della Banca Popolare di Bari è stato appena pubblicato e non cita il nome della banca.
- – Vengono stanziati 900 milioni di euro per sostenere gli istituti di credito del Sud Italia, che potranno essere utilizzati per acquisire partecipazioni in banche.
- – I fondi andranno prima alla statale Invitalia, poi alla Banca del Mezzogiorno-Mediocredito Centrale.
- – Il decreto prevede la creazione di una “bad bank” per la detenzione degli asset problematici, separata dalla “good bank”.
- – Il destino degli azionisti e degli obbligazionisti della Banca Popolare di Bari è incerto, poiché ulteriori decreti dettaglieranno il salvataggio.
Trascrizione automatica
Buongiorno a tutti, dobbiamo commentare questo decreto legge, se ne parla da qualche giorno, in realtà è stato pubblicato soltanto ieri sulla Gazzetta Ufficiale, stiamo ovviamente parlando del tanto atteso decreto legge che deve intervenire per risolvere la crisi della Banca Popolare di Bari, si sono dette molte cose, Io francamente ho sempre molte perplessità quando commentatori o programmi televisivi vengono imbastiti sul testo che non è ancora pubblico, non è ancora ufficiale, il decreto è stato pubblicato ieri sulla Gazzetta Ufficiale, ieri in tarda serata, quindi entra in vigore quest’oggi, per cui oggi possiamo finalmente parlare di un testo che esiste. e quindi di cercare di capire se effettivamente, come è vero che ci hanno raccontato, questo decreto legge salva i risparmi degli azionisti e degli obbligazionisti della Banca Popolare di Bari oppure dice qualcosa di diverso. Per intanto cominciamo con chiarire, noi abbiamo provato a sintetizzare questo decreto che è molto breve, composto appena da tre articoli va fondamentalmente tutto in un’unica pagina di stampa, è il numero 142 del 16 dicembre del 2019 e lo trovate pubblicato per chi vuole rintracciarlo sulla gazzetta ufficiale della Repubblica Italiana serie generale numero 294 ora per intanto in questo decreto la parola Banca Popolare di Bari La frase non è mai scritta da nessuna parte.
Viene invece descritto uno schema, il decreto si intitola misure urgenti per il sostegno al sistema creditizio del mezzogiorno e per la realizzazione di una banca di investimento. Questo decreto descrive uno schema in cui sostanzialmente il MEF, il Ministero dell’Economia e delle Finanze, scritto nel decreto legge con uno o con più decreti, dà dei contributi in conto capitale ad Invitalia. In conto capitale significa che non ne richiederà mai più indietro ad Invitalia.
E questi contributi sono finalizzati, hanno uno scopo ben preciso, cioè devono rafforzare la Banca del Mezzogiorno, il Medio Credito Centrale, anche in questo caso mediante versamenti in conto capitale. Quindi non solo Invitalia non restituirà questa somma al Ministero delle Finanze, ma anche Banca del Mezzogiorno, Medio Credito Centrale che la riceverà non dovrà restituirla a sua volta ad Invitalia. Cambiamo slide, il secondo passaggio invece vede scendere in campo proprio Banca del Mezzogiorno Medio Credito Centrale.
Dopo aver ricevuto questi soldi che cosa fa? Per intanto promuove lo sviluppo di attività finanziarie di investimento. L’aspetto che ci preoccupa è che questa promozione di attività finanziarie di investimento deve avvenire secondo logiche, criteri e condizioni di mercato. E’ chiaro che quando pensiamo ad un intervento sul mercato siamo soggetti alle regole del mercato, non c’è nessuna garanzia.
anche dice il decreto a sostegno delle imprese del mezzogiorno, quindi la somma stanziata, 900 milioni di euro per il 2020, può anche essere destinata a sostegno delle imprese del mezzogiorno, non esclusivamente. come potrà essere usata anche, dice il decreto, attraverso l’acquisizione di partecipazioni al capitale di società bancarie e finanziarie di norma società per azioni. Di norma significa che non è escluso che questi soldi possano essere usati per operazioni riguardo a banche finanziarie che non siano società di capitali.
La Banca Popolare di Bari è una società cooperativa a responsabilità limitata. Conclude questo passaggio del ruolo attribuito al Medio Credito Centrale nella prospettiva di ulteriori possibili operazioni di razionalizzazione di tali interventi. Questo sembrerebbe lasciare spazio a ciò di cui si parlava di eventuali processi di accorpamento di altre banche ed eventualmente del Sud.
Il terzo passaggio vede invece poi ritornare in campo il Ministero di Finanza, il MEF, che completata questa fase che vi ho appena descritto, di concerto con il Ministero per lo Sviluppo Economico, può, dice il decreto legge, può disporre scissione con costituzione di nuova società. E questo è un aspetto su cui dobbiamo porre l’attenzione. Cioè questo decreto legge non esclude, anzi in realtà offre la possibilità che si possa creare all’interno di questo nuovo soggetto che verrà costituito, che nascerà, una bad bank e una good bank, una nuova banca buona in cui vengono assegnate, dice, prosegue sempre il decreto, le attività e le partecipazioni acquisite ed un altro soggetto frutto della scizione che si tiene in pancia tutte le cose che non vanno.
Gli sfortunati risparmiatori del Veneto o delle banche risoluzione, di banche truria, carichieti e così via ben conoscono tutto quello che significa. Per completare questo quadro l’intera società di questo nuovo soggetto che sarà costituito saranno in capo al MEF. Allora, a breve dobbiamo operare alcune riflessioni, perché molte cose non sono chiare.
Per intanto, come avete visto, il decreto adesso lo pubblicheremo subito dopo questo mio intervento, da nessuna parte viene menzionato il nome della Banca Popolare di Bari. Già questo è un primo aspetto su cui dobbiamo riflettere. Non c’è la esclusiva della destinazione di queste somme alla Banca Popolare di Bari da nessuna parte.
Si dice che queste somme verranno utilizzate per consentire agli azionisti ai piccoli spagnatori, agli obbligazionisti di rientrare in possesso dei propri denari. Tutto è rimesso a decreti, ad altri decreti, a un interfaragginoso e si immagina e si prevede non lungo. Molte incognite sul percorso, il primo è un decreto legge, dovrà passare in Parlamento confermato, modificato, integrato, può succedere di tutto, potrebbe anche semplicemente essere confermato questo testo e poi ovviamente c’è l’occhio dell’Europa su quest’operazione, il pericolo è sempre questo, che possa essere intesa come un aiuto di Stato oppure no, ma nella sostanza di questo decreto i toni trionfalistici con cui qualcuno ha detto abbiamo salvato i risparmi dei clienti della Banca Popolare di Bari purtroppo non possono rispondere al vero, questo decreto è un insieme di si potrà fare, anche questo, anche quell’altro e non vi è nessuna certezza, neanche temporale, non c’è un tempo in cui questa banca potrà partire, tutto demandato ad altre attività, ad altri decreti e così via Non si fa riferimento a quale sarà la sorte degli obbligazionisti della Banca Popolare di Bari, a quale sarà la sorte degli azionisti, ma la cosa che più atterrisce è la possibilità che si possa ragionare in termini di scissione con la costituzione di una nuova società.
La storia del risparmio italiano ha già conosciuto questo tipo di operazioni e a farne le spese sono stati i risparmiatori, sono state le persone che avevano investito in molti casi tutti i propri risparmi, pochi o tanti che fossero, credendo credendo in un progetto. Ecco, questa è la cosa su cui dobbiamo tenere alta l’attenzione. L’altra qual è? Dover inseguire tutti questi provvedimenti che ci saranno.
È un intercomplesso, è un interfaticoso, ci saranno una serie di decreti che dovremo monitorare. Cercheremo di tenere gli occhi aperti, ovviamente, non dimenticando che l’unico vero obiettivo è quello di salvare i soldi di chi li ha persi in questa vicenda poco piacevole. Poi ritorneremo sull’argomento, al momento io spero che questi slide, vi faccio vedere l’ultimo, siano stati chiari, possano dare una sintesi di quello che è scritto nel decreto, anche per chi non è molto abbezzo con la tecnologia tecnica.
e ovviamente saremo sempre pronti a ritornare sul tema, a darvi chiarimenti, risposte a domande che vorrete formularci. Un augurio di buona giornata a tutti quanti.