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La tutela del risparmio, scolpita nell’art. 47 della Costituzione, è un percorso accidentato.

Nell’ultima settimana abbiamo assistito a entusiasmi per l’ennesimo successo dell’asta dei BTP Valore e, al contempo, a dichiarazioni sull’ipotizzata vendita dell’istituto oggi noto come BDM Banca (già Banca Popolare di Bari), seguite da smentite e rallentamenti.

Due storie solo in apparenza distanti: entrambe chiamano in causa la fiducia dei piccoli e piccolissimi risparmiatori.

Quando parliamo di risparmio popolare parliamo di obiettivi semplici e legittimi: non rischiare, ottenere la restituzione del capitale, percepire cedole o rendimenti, sentirsi garantiti dall’emittente.

È questo che muove chi sottoscrive titoli di Stato e, storicamente, chi ha aderito alla cooperativa bancaria divenuta poi S.p.A. con la trasformazione del 2021.

Il problema emerge quando le regole implicite del patto fiduciario non vengono rispettate.

È difficile persino immaginare che lo Stato non onori cedole e rimborso a scadenza; eppure, per decine di migliaia di soci della ex Banca Popolare di Bari — circa 70.000 — la prospettiva di un ristoro appare ancora remota, malgrado il risanamento dell’istituto e i risultati di bilancio oggi rivendicati.

Quei conferimenti hanno costituito patrimonio, hanno sostenuto la tenuta complessiva e hanno, di fatto, contribuito al risanamento.

Pensare che “per loro non ci sia un euro” incrina definitivamente la fiducia, oltre che i conti familiari.

Se davvero si valuterà una vendita, la priorità deve essere limpida: riconoscere il ruolo dei piccoli soci, definire strumenti effettivi di ristoro, evitare che le scelte industriali travolgano i diritti di chi ha messo i propri risparmi nella banca.

Non chiediamo privilegi, ma coerenza: la stessa coerenza che celebriamo quando i BTP Valore richiamano adesioni record, perché reputati sicuri e rispettosi delle regole del gioco.

Come professionisti impegnati nella tutela di cittadini, consumatori e imprese, continueremo a vigilare, informare e agire nelle sedi opportune. La fiducia si costruisce con regole chiare e con rimborsi possibili, non con dichiarazioni a corrente alternata.



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