
Dal 12 novembre chi volerà con Ryanair dovrà utilizzare esclusivamente la carta d’imbarco digitale, visualizzabile solo tramite l’app del vettore.
Una scelta che segna un ulteriore passo verso la completa digitalizzazione dei servizi di viaggio, ma che solleva più di una perplessità.
Il risparmio di carta e la velocità degli imbarchi sono obiettivi lodevoli, ma cosa accade a chi non possiede uno smartphone o non è pratico della tecnologia? Pensiamo agli anziani, ai viaggiatori occasionali o a chi ha semplicemente scelto di vivere senza dispositivi digitali.
Per loro, il rischio è di dover pagare un sovrapprezzo di 55 euro per ottenere la stampa in aeroporto della carta d’imbarco.
La compagnia assicura che in caso di problemi tecnici (telefono scarico, rotto, senza connessione) ci saranno soluzioni gratuite, purché il check-in sia stato completato online.
Ma la misura resta una barriera per molti, e soprattutto, un’occasione per spingere i viaggiatori dentro un ecosistema commerciale che offre di tutto: dal cibo a bordo ai parcheggi, dai buoni regalo ai noleggi auto.
Una misura sostenibile o una strategia di mercato mascherata da innovazione ecologica?