
Tra fine anno e periodo delle prenotazioni, molti di voi stanno valutando voli, hotel, trasferimenti e attività da acquistare insieme, spesso con pochi clic. Proprio su questo mercato – sempre più digitale e interconnesso – l’Unione Europea è intervenuta aggiornando le regole sui “pacchetti turistici”, per rendere più chiari gli obblighi di chi vende e più rapidi i rimborsi di chi compra.
Che cosa si intende per “pacchetto turistico”
Un pacchetto è un acquisto combinato di due o più servizi di viaggio: per esempio volo + hotel, treno + auto, crociera + escursioni, oppure soggiorno + servizi aggiuntivi. La sostanza conta più delle etichette: se l’offerta è rivolta al pubblico, dura oltre 24 ore e include pernottamento o più servizi, scatta la disciplina dei pacchetti turistici. Per voi significa una cosa precisa: diritti e garanzie più forti rispetto alla semplice somma di servizi acquistati separatamente.
Chi vende diventa “organizzatore” e ha obblighi stringenti
Un punto spesso trascurato è che non solo i tour operator tradizionali, ma anche portali online, agenzie, associazioni e perfino chi propone itinerari al pubblico possono essere qualificati come “organizzatori”. In questa veste devono:
– fornire informazioni chiare e complete prima dell’acquisto;
– garantire assistenza durante il viaggio;
– assicurare rimborsi e soluzioni alternative quando il pacchetto viene cancellato o modificato in modo sostanziale;
– predisporre una protezione contro l’insolvenza, tramite fondo o polizza, che copra rimborsi e rimpatrio.
Acconti più contenuti e saldo più vicino alla partenza
La riforma introduce un criterio di maggiore equilibrio nei pagamenti: se la partenza è oltre 28 giorni, l’organizzatore non potrà chiedere più del 25% del prezzo totale come anticipo. Il saldo, inoltre, potrà essere richiesto solo quando manca meno di un mese al viaggio. Sono indicazioni utili per tutti voi che prenotate con largo anticipo e desiderate ridurre l’esposizione finanziaria prima di avere certezze sulla partenza.
Rimborsi entro 14 giorni e voucher solo se li scegliete voi
Se il pacchetto viene cancellato o subisce modifiche rilevanti, il rimborso deve arrivare entro 14 giorni. Importante anche il tema dei voucher: non siete obbligati ad accettarli al posto del denaro. Potranno essere proposti, ma la scelta resta vostra; e, se accettati, dovranno avere una validità di 12 mesi.
Quando il viaggio salta per eventi eccezionali
Esistono situazioni in cui né voi né l’organizzatore avete responsabilità diretta: guerre, pandemie, disastri naturali, o avvisi di sicurezza che rendono impossibile la partenza. In presenza di “circostanze inevitabili ed eccezionali” potrete annullare senza penali e ottenere il rimborso integrale, oltre a misure di assistenza per il rientro o la riprogrammazione.
Conclusione: più trasparenza, più fiducia, più tutela
Queste regole mirano a costruire un mercato più equo e trasparente, dove chi viaggia può contare su tempi certi di rimborso, pagamenti più proporzionati e una rete di protezione in caso di insolvenza. Per voi, la differenza la fa la consapevolezza: riconoscere quando state acquistando un pacchetto e pretendere che gli obblighi siano rispettati.

