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Mutui prima casa: il boom delle surroghe fa il paio con le nuove truffe sui mutui.

I pugliesi, come gli italiani, stanno imparando sempre più a utilizzare lo strumento della surroga per migliorare il loro rapporto con la rata, croce trentennale (se non più a lungo) per la gran parte di noi. E questa è certamente una buona notizia perché chi guarda allo strumento della surroga per ridurre la rata mensile è certamente persona informata che segue, sia pure in parte l’andamento del mercato.

Da un lato tutti noi viviamo grandi incertezze legate ai tempi correnti; da un altro lato però il ribasso dei tassi disposto dalla Banca Centrale Europea per ben tre volte nel 2025 ha determinato la diminuzione dei tassi dei mutui a tasso variabile (soprattutto) e di quelli a tasso fisso.

Un buon motivo dunque per richiedere una surroga, e difatti l’ha richiesta quasi il 50% dei cittadini pugliesi. La surroga però non interviene automaticamente: purtroppo alcuni meccanismi ancora sfuggono, per quanti sforzi informativi si provi a fare, e quindi vale sicuramente la pena ricordare le cose più importanti.

Anzitutto la surroga di un mutuo, come dicevamo, va richiesta. Esige pertanto un comportamento attivo del mutuatario (cioè di colui che ha stipulato un mutuo), diretto a individuare un’altra banca, diversa da quella che ci ha erogato il mutuo che stiamo pagando, che sia disponibile ad accettare il nostro mutuo aggiornando al ribasso il tasso.

Come si fa a trovare una nuova banca è la domanda di rito: certamente il passaparola tra amici e parenti è un metodo ancora molto utilizzato (anche se sui mutui, come sugli strumenti di debito, abbiamo tutti molte remore nel condividere le informazioni). La gran parte però utilizza i comparatori presenti sul web – sono tanti e di massima funzionano abbastanza bene – anche se poi in tutti i casi rendono necessario un approfondimento delle informazioni fornite. E quest’ultimo è un passaggio da non sottovalutare, perché ci fornirà l’esatta entità del costo.

La surroga del mutuo infatti è un’operazione esclusivamente speculativa, che tende alla ricerca della banca che, sostituendosi a un’altra banca, pratichi un tasso più basso mantenendo invariata la durata del mutuo e tutti gli altri aspetti, come ad esempio l’ipoteca.

La misura della rata (quanto paghiamo a fine mese) si può sempre migliorare al ribasso quando il mercato lo consente: bisogna guardarsi intorno ed impegnarsi, come ripeto sempre. Le opportunità quando ci sono – e ora ci sono – vanno sapute cogliere (e prima ancora vanno cercate). Normalmente infatti non sono le opportunità che vengono a cercare noi (la nostra banca, per capirci, molto difficilmente ci proporrebbe di iniziativa la riduzione della rata).

Ma ci sono ipotesi in cui sembra che le opportunità più ghiotte vengano proprio a cercare noi: purtroppo anche i mutui non sono esenti dalle truffe, e quindi potrebbe capitare a tutti di ricevere una mail, un sms o addirittura una telefonata, contenente la richiesta di effettuare un versamento urgente perché la rata non è stata pagata, oppure perché ci sono commissioni o interessi di mora da saldare e così via. Pensate che solo nei primi nove mesi del 2025 in Puglia sono stati segnalati oltre 1.200 casi: quasi il 20% in più rispetto all’anno precedente.

Come sempre le regole d’oro sono immutabili: prendere tempo, recarsi in banca, contattare il servizio clienti. Insomma, verificare. Purtroppo può capitare a tutti, e molti tra i pugliesi sono in difficoltà nel pagare con puntualità la rata del mutuo. Secondo dati recenti, il 12,4% dei mutuatari pugliesi ha almeno una rata scaduta da oltre 90 giorni, un valore superiore alla media nazionale: facile quindi cadere nella trappola tesa dai truffatori.

Avv. Massimo Melpignano – specialista in diritto bancario e dei mercati finanziari.



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