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Il risparmio degli italiani premia i titoli di Stato. L’ennesimo “BOOM” dei BTP Più, solo l’ultima emissione in ordine di tempo, gonfia il petto d’orgoglio del MEF. Almeno su questo italiani e banche sono tutti d’accordo: infatti sia banche che consumatori sono grandi acquirenti di titoli di Stato. Nel frattempo è “SBOOM” delle criptovalute, in attesa dello scoppio della tanto temuta bolla, come da tempo va ripetendo il Presidente della Consob Savona.

RISCHIO. Questa sembra essere oggi la nuova parola d’ordine, al posto dalla abusata “rendimento”. Le batoste subite dai risparmiatori italiani sono tante. Per stare ai tempi recenti molti italiani sono ancora immersi nelle sabbie mobili dei titoli illiquidi e altri hanno conosciuto la nuova frontiera del tradimento finanziario: le polizze con finalità pensionistica. Si sono da poco accesi i fari sul “fallimento” della compagnia lussemburghese FWU che solo in Italia ha raccolto oltre 300 milioni di euro da più di centodiecimila italiani che molto difficilmente riusciranno a riavere per intero i propri soldi. Di questi tempi il bistrattato Stato italiano diventa il più prezioso dei banchieri: paga puntuale le cedole, restituisce puntuale il capitale alla scadenza, consente di vendere facilmente in caso bisogno di liquidità, premia chi mantieni i titoli fino alla scadenza, e infine opera una tassazione quasi da paradiso fiscale ai rendimenti dei propri prodotti.

VOLATILITA’. Si trova esattamente dalla parte opposta dei titoli di Stato. La volatilità, l’aumento o il decremento significativo di valore anche in un arco temporale molto breve, è l’etichetta attribuita alle criptovalute. Sono volatili, si usa dire. E proprio questa volatilità rappresenta per alcuni la loro forza poichè apre al guadagno di somme significative in tempi brevi. E ovviamente al contrario, fa correre il rischio di perdere altrettanti soldi in tempi altrettanto brevi.

STABLECOIN. Brutta parola, incomprensibile ai più, che però identifica un particolare tipo di criptovalute ancorate ad un “asset” tradizionale, ad esempio l’oro (bene a cui universalmente attribuiamo valore), per essere meno volatili, quindi più stabili. “Stabilità” è una parola molto utilizzata in economia come in politica: abbiamo ad esempio la legge di stabilità, ma si dice anche che la gente vuole stabilità. Una criptovaluta che offre stabilità potrebbe rappresentare la perfetta sintesi tra di quello che abbiamo appena detto, una sorta di “criptotitolo di Stato”, con gran parte delle caratteristiche che abbiamo prima indicato.

TRUMP E $TRUMP. Come abbiamo imparato dalla storia patria caratterizzata da casi di risparmio violato (non dimentichiamo le dolorose vicende dei bond Argentina, Cirio, Parmalat, di Banca Etruria & C., Veneto Vicenza, Popolare Bari ecc.) le regole sembrano non reggere alla prova dei fatti. Il bitcoin, ritenuta una delle più stabili, forse la più stabile delle criptovalute, nell’ultimo mese ha perso il 18% del valore dopo aver raggiunto il massimo dei 100.000 dollari e proprio quando iniziava il regno del neo presidente americano paladino delle cripto. Con i soldi non si scherza, e lo hanno dolorosamente capito tutti coloro che hanno creduto, e speso i propri risparmi, per acquistare $TRUMP, la meme coin lanciata da Donald Trump. Definire volatila la breve storia del $TRUMP è addirittura fuori luogo, visto che in pochissimi giorni le quotazioni solo salite da 18 centesimi a 75 dollari per poi precipitare a 17 dollari. Si stima un danno di circa 2 miliardi di dollari per la gran parte a carico dei supporter del Presidente, accorsi in massa ad acquistare la cripto lanciata dal Presidente. Un bel botto per chi ha creduto nella “meme coin” del Presidente e che avevano considerato Trump u “asset” stabile almeno quanto l’oro (a favore di noi boomers, specifico che le “meme” -personaggi o azioni virali sul web-sono cripto nate da meme di internet magari connotate da un intento umoristico.

PIATTO RICCO. In realtà c’è poco da ridere è esattamente come recita il vecchio adagio, il mondo del risparmio attira fin troppe persone non animate da sentimenti esattamente nobili. È stato annunciato il lancio di un cripto da parte di Fabrizio Corona (che credo non abbia bisogno di presentazione) e emerge sempre più di frequente come dietro la c.d. volatilità si possano nascondere fenomeni speculativi o truffaldini di cui certamente parleremo. Dall’altra parte ci sono i BTP.

Avv. Massimo Melpignano



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