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Articolo Gazzetta del Mezzogiorno del 22/12/2024

Le Criptovalute non sono soldi facili ma l’anticamera per grandi truffe.

Guadagni facili e rapidi, investendo in criptovalute. Queste tre parole “facili”, “rapidi” e “criptovalute”, rappresentano il cocktail letale per i risparmi di molte famiglie.

Non cerchiamo facili soluzioni e non etichettiamo i truffati come sprovveduti. La frode online è sempre costruita per colpire in modo massivo, perché si basa su raffinate tecniche di comunicazione (e non solo) in grado di ingannare chiunque.

Ne è un esempio la frode milionaria che vede coinvolta la piattaforma Exchange 2139: tra le migliaia di persone e famiglie coinvolte ci sono anche moltissimi pugliesi, in particolare nel leccese.
Questa vicenda molto triste ci consente di evidenziare alcuni aspetti, successivi ma anche preventivi alla truffa.

Vediamoli insieme.

Denunciare. E’ la prima cosa da fare quando si realizza di essere stati vittima di una frode, digitale in questo caso. Denunciare fornendo alle autorità giudiziaria tutti gli elementi con
cui siamo venuti in contatto: indirizzi mail, schermate web, SMS, numeri di telefono ecc.

Accantoniamo il disfattismo di chi ritiene che denunce di questo genere siano buone solo per accumulare polvere.

Sono indagini difficili, complicate: è bene tenerlo presente. Ma noi come cittadini possiamo fare la nostra parte, fornendo tutti gli elementi che gli esperti delle forze dell’ordine possono
utilizzare per svolgere al meglio le indagini.

Diffidare. Nessuno conosce la ricetta per guadagnare tanto, in brevissimo tempo e senza rischiare nulla.

Se vi propongono con mail, sms, messaggi o post sui social tutto questo, sappiate che molto probabilmente dietro si nasconde una truffa: chi mai spargerebbe la voce se davvero conoscesse il potere della moderna pietra filosofale di trasformare in oro il metallo delle nostre monete? Sarebbe certamente un segreto da custodire gelosamente e non certo da sbandierare ai quattro venti. Passaparola. E’ un meccanismo formidabile di contaminazione: qualcuno che ha già guadagnato e ce lo viene a dire. Verifichiamo sulla piattaforma web la sua “vincita”, presunta o reale che sia, e quindi la voglia di non perdere una occasione così ghiotta.

Schema piramidale (o schema Ponzi). Qualcuno ha incassato soldi veri. Accade sempre così nella fase embrionale delle frodi.
E infatti sono quelli che prendono i soldi all’inizio, se sono scaltri, vanno subito via. Gli altri accorrono sulla base dei soldi che, come da passaparola, sono stati incassati dai primi. Il meccanismo è antico, mutevole nella forma ma invariato nella sostanza. Pago soldi veri ai primi con i soldi veri che mi portano i secondi, e così via: il gioco si ferma solo quando la base della piramide diventa
sufficientemente ampia (sono stati cioè raccolti molti soldi veri).

Chi ha messo in piedi questo meccanismo scappa con il bottino (in realtà lo trasferisce su appositi portafogli (wallett) e di lì il denaro normalmente non è più rintracciabile.

Verificare. E’ difficile per alcuni resistere al fascino delle criptovalute, ma se proprio intendiamo investire – o speculare – in questi strumenti, strumenti che pochi conoscono anche tra i tanti che le posseggono, acquisiamo le giuste informazioni sulla genuinità delle piattaforme on line su cui vogliamo operare.

La Consob, l’Organo di vigilanza in materia finanziaria, ha da tempo istituito una apposita sezione sul proprio sito web che si chiama “Occhio alle truffe!”. Lì è possibile verificare che quell’intermediario sia autorizzato oppure no. La differenza non è banale, perché trasferire i propri soldi su piattaforme “esotiche” ci espone a rischi rilevanti di frodi e possiamo averne conferma anche solo verificando il numero di siti web oscurati.

Tutto quello che però abbiamo fin qui scritto può sintetizzarsi in una sola parola, da tenere bene a mente quando gestiamo i nostri soldi: Prudenza

Massimo Melpignano



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