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Partiamo da qui. Il 2024 ha segnato un’espansione del mercato dei finanziamenti auto in Italia, con un aumento del 4,6% nelle erogazioni per prestiti finalizzati all’acquisto di auto e leasing. Un dato particolarmente interessante riguarda i giovani sotto i 30 anni, che hanno visto aumentare del 15% il credito auto a loro erogato. Questa tendenza evidenzia una crescente propensione dei giovani verso l’acquisto di un’auto, spesso usata, ricorrendo a forme di finanziamento. L’importo medio finanziato si attesta sui 20.700 Euro, come rivelato da una fonte affidabile come Crif, una importante società di informazione creditizia.

USATO O NUOVO? La domanda è retorica: non richiede una risposta diretta ma vuole suscitare una riflessione più ampia sull’aumento del ricorso all’indebitamento da parte dei giovani. Non servono statistiche per comprendere questo fenomeno: stipendi bassi e lavoro precario sono sotto gli occhi di tutti. Studi recenti indicano che una fetta importante di under 35 percepisce una retribuzione netta intorno ai 1.000 euro mensili.  Altri studi, condotti da importanti Osservatori del credito, evidenziano come i giovani si indebitino sempre di più rispetto al passato. La scelta tra auto nuova o usata diventa quindi una necessità obbligata, poiché l’acquisto a rate dell’usato è spesso l’unica via percorribile. 

BNPL Troverete sempre più spesso questa sigla, soprattutto sui siti di acquisti online, il territorio prediletto per lo shopping delle nuove generazioni. Decrittando l’acronimo, otteniamo la frase inglese “Buy Now Pay Later”. Sono sicuro che questo dirà poco a molti. Cerchiamo di chiarire con un esempio: individuiamo su una piattaforma online (ma non solo online) un prodotto che ci interessa e che costa € 30,00. Possiamo pagarlo in un’unica soluzione oppure in 3 rate mensili da € 10,00. Qual è la differenza? In apparenza, nessuna. Se scelgo l’acquisto a rate pago sempre 30,00 euro, però verso subito solo € 10 e gli altri € 10 dopo 30 giorni. Nel mio portafoglio, dunque, rimangono ancora 20 euro, che posso spendere per acquistare altro.

PRESTITO GRATIS. Stando all’esempio che abbiamo appena fatto, qualcuno mi ha prestato 20 euro (le due rate da 10 euro ciascuna che pagherò nei due mesi successivi) e, soprattutto, lo ha fatto gratis, senza chiedermi né interessi né commissioni. Tutto questo non sembra strano a nessuno, anzi, molti intravedono il vantaggio di mantenere una parte di contante da utilizzare per altri acquisti. Dietro c’è un business sempre più in crescita, che coinvolge i grandi numeri dei giganti degli store online e intermediari finanziari, con questi ultimi che si fanno pagare dai venditori per concedere i microfinanziamenti.

ABITUDINE AL DEBITO. Tutto questo crea una tendenza generalizzata a ritenere che il ricorso al debito sia perfino conveniente, opportuno, un canone di normalità nella vita quotidiana, quasi una cosa di cui sarebbe sciocco non approfittare. E se da giovane comincio a comprare con il debito, mi condannerò automaticamente, come conseguenza culturale ancora prima che come conseguenza del mio stato economico, a vivere a rate.

LE REGOLE. Il Buy Now Pay Later (BNPL) è al momento un’attività senza regole, stranamente. Soltanto a novembre 2025 entrerà infatti in vigore una nuova direttiva UE che equiparerà il BNPL a un’attività creditizia a tutti gli effetti, con obbligo di verifica della fattibilità della rateizzazione e rilascio di un’informativa precontrattuale. Oggi tutto questo non c’è. Ma ci sono interessi di mora salatissimi per le nostre tasche se le piccole (non sempre piccole) rate vengono pagate in ritardo. Nell’attesa che intervengano regole, tutti siamo liberi di assuefarci al debito e caricarci di molte rate, anche se di importi modesti, che possono superare la nostra capacità di rimborso. Si chiama dipendenza dal debito in assenza di consapevolezza dei relativi rischi, e può sfociare nel sovraindebitamento.

Avv. Massimo Melpignano



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