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A tutti può capitare di chiedere un prestito in banca per l’acquisto di una casa, di un’auto o di un elettrodomestico. Se hai bisogno di chiedere un prestito, valuta con estrema attenzione i costi e le modalità di rimborso.

In questo articolo cercheremo di fornirvi informazioni utili per scegliere con maggiore consapevolezza la soluzione più adatta alle proprie esigenze.

L’avv. Massimo Melpignano nella puntata “Attenti al Lupo” su Tv2000, per la rubrica “Risparmi al sicuro” (clicca qui per vedere la puntata), ha fatto chiarezza sulle varie tipologie di prestiti.

Vediamo insieme quali sono e quando è necessario farne richiesta all’istituto di credito.

Innanzitutto spieghiamo che cos’è un prestito. Il prestito personale consiste nella concessione di una somma di denaro da parte di un istituto bancario o una società finanziaria ad un soggetto che ha la necessità di denaro per liquidità o per finalizzare l’acquisto di un bene o servizio.

Quali tipologie di prestito esistono?

Prima di richiedere un finanziamento è fondamentale che il consumatore possa fare la scelta giusta in base alle proprie necessità. Esistono, infatti, varie tipologie di prestito a disposizione.

Come ha spiegato nella puntata l’avv. Melpignano, ci sono dei prestiti che possiamo collegare al conto corrente, e altri che prescindono e che possiamo richiedere anche senza avere uno.

Tra le varie tipologie vi sono:

  1. Il prestito non finalizzato: questo tipo di prestito non prevede l’obbligo di specificare le ragioni della richiesta, e la somma erogata viene versata direttamente al richiedente sul conto bancario o tramite assegno.

Ci sono diverse forme tecniche come:

-il prestito personale, tipico della finanziaria, dove è sufficiente compilare un modulo per ottenere i soldi, e tale modalità mi permette di spenderli come voglio senza darne conto all’ente.

-la cessione del quinto dello stipendio o della pensione, invece, interviene direttamente sulla busta paga prelevando direttamente da lì il 20% del proprio guadagno.

  1. l’apertura di credito in conto corrente o fido bancario: è una forma di credito che la banca ci mette a disposizione sul conto corrente. Solitamente si richiede per far fronte ad una necessità temporanea di denaro come spese impreviste, urgenze o ritardi nei pagamenti.

In tal caso, il cliente dovrà restituire alla banca non solo le somme effettivamente utilizzate, ma anche gli interessi sulle stesse e una commissione a titolo di corrispettivo per la fruibilità del credito.

Facciamo un esempio pratico con una bottiglietta d’acqua. Mi mettono a disposizione una bottiglia, pago subito questa bottiglia e in più le commissioni. Inoltre ogni volta che bevo un sorso, pago gli interessi su ciò che ho utilizzato (affidamento).

  1. I prestiti finalizzati vengono erogati dalla banca o dall’ente finanziario e sono leagit all’acquisto di uno specifico bene.

Tale tipo di finanziamento verrà erogata non al richiedente ma ai fornitori di beni o servizi da acquistare (negozi convenzionati), i quali riceveranno l’importo in modo rateizzato a seconda dell’ accordo stipulato con l’istituto di credito.

In sintesi, il prestito finalizzato viene erogato direttamente presso un rivenditore di beni/servizi come un negozio di elettrodomestici, un rivenditore di automobili ecc.., che possiede una convenzione con uno o più istituti di credito.

Il contratto di erogazione del prestito dovrà essere intestato direttamente al negozio convenzionato e deve contenere informazioni precise sui beni o servizi che si intendono acquistare e dei loro prezzi.

Prestito bancario: quale scegliere?

Esiste una tipologia di prestito da preferire rispetto a un’altra? Se proprio non possiamo farne a meno, la risposta è affermativa. Se dobbiamo comprare un determinato bene come ad esempio una macchina, il prestito  finalizzato è il finanziamento più conveniente. Se invece abbiamo bisogno di liquidità, possiamo valutare altre forme di prestito. E’ importante prestare attenzione alle modalità con cui verrà erogato il finanziamento.

Spesso vediamo nei negozi di elettronica la possibilità acquistare un bene con finanziamento a tasso zero ovvero, pagando a rate l’importo dovuto senza interessi. Ma esiste davvero o è un messaggio ingannevole?

Il tasso zero esiste ed è uno dei due tassi a cui dobbiamo guardare cioè il TAN (tasso annuo nominale) quindi gli interessi.

Avere un finanziamento con un TAN pari a zero significa che, nel calcolo della rata mensile, non viene inserita una quota di interessi, ma ciò non vuol dire che il finanziamento sia del tutto privo di spese a carico del cliente.

Il vero tasso da tenere in considerazione è quello a doppio zero: questo significa che non solo non pago gli interessi ma non pago neanche le commissioni e le spese di istruttoria.

Come capisco se quel finanziamento è realmente senza costo per me?

Dobbiamo guardare il TAEG (tasso annuo effettivo globale), che comprende  tutte le spese che risultano obbligatorie ai fini di apertura e pagamento del finanziamento.

Prima di richiedere un finanziamento è perciò importante verificare le condizioni economiche del prestito, controllando il volume del TAEG in modo da avere un’indicazione precisa dei costi effettivi.

Quindi, ricapitolando, se il finanziamento non comprende alcun costo, dobbiamo leggere lo doppio zero: lo zero sul TAN e lo zero sul TAEG.

Guarda la puntata:

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