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Si è appena svolta, nell’indifferenza dei più, fatta eccezione per pochi risparmiatori battaglieri, l’assemblea della banca Popolare Pugliese.

Colpa anche della novità introdotta dal decreto “Cura Italia”, che consente la possibilità di non far intervenire fisicamente i soci ma di assicurare la loro presenza virtuale attraverso la figura di un rappresentante designato.

Nella pratica viene incaricata una società che raccoglie i voti di tutti gli azioni e le loro eventuali dichiarazioni, le organizza in file e così li sottopone all’assemblea.

Sì è così narcotizzato il tema del decremento del valore delle azioni delle banche popolari e della loro illiquidità.

Centinaia di migliaia di risparmiatori, che hanno riposto fiducia nella banca del territorio acquistando azioni, oggi sono in ostaggio della stessa banca.

Al danno del decremento del valore delle azioni si è aggiunta anche la impossibilità a liquidarle, a venderle cioè, e quindi a trasformarle in denaro contante.

Sembra proprio che la Repubblica abbia deciso di non voler tutelare il risparmio popolare, agendo nella direzione contraria indicata dall’articolo 47 della Costituzione “La Repubblica incoraggia e tutela il risparmio …”.

Va peggio agli sfortunati possessori di azioni della banca Popolare di Bari il cui azionista unico Mediocredito Centrale, cioè il pubblico, cioè noi, continua impunemente ad ignorare le centinaia di decisioni di condanna dell’arbitro Consob.

Così facendo costringe i risparmiatori a far causa, ma le cause costano, si sa.

E se qualcuno spera che la Regione Puglia costituisce un fondo per sostenere le spese legali per promuovere cause nei confronti della banca (ma si può fare? Si farà mai?), si affaccia con terrore la prospettiva di un tribunale, come quello della città capoluogo della Puglia, che corre il rischio di essere sommerso, più di quanto non lo sia già, da migliaia di cause di risarcimento danni nei confronti della banca Popolare di Bari.

Nel frattempo alla banca, che continua a proclamare a gran voce di non avere soldi per risarcire i propri azionisti, si continua a chiedere di depositare il bilancio della gestione commissariale, ancora non avvenuto.

Due facce della stessa medaglia: da un lato vengono svolte assemblee in modo virtuale, così sottraendo al vivace dibattito assembleare le legittime istanze dei risparmiatori (è il caso della banca Popolare Pugliese), dall’altro le assemblee non vengono convocate e i bilanci non vengono depositati (come per la Banca Popolare di Bari).

Eppure la Repubblica incoraggia e tutela il risparmio, o meglio, dovrebbe.

Avv. Massimo Melpignano
melpignano@studiomelpignano.it

Per approfondire:

Assemblea della Banca Popolare Pugliese e Covid
Perché a nessun interessa la sorte dei risparmiatori della Banca Popolare Pugliese?
I risparmiatori della Banca Popolare di Bari non sono risparmiatori di serie B
Azioni della Banca Popolare di Bari: Arbitro Consob condanna la Banca per tre volte in pochi giorni
Azionisti BPP Banca Popolare Pugliese: prime istruzioni

Avviso di convocazione Assemblea Orinaria e Straordinaria dei Soci 2021 Banca Popolare Pugliese
Quotazione azione Banca Popolare Pugliese sul mercato multilaterale
Sito web Banca Popolare Pugliese
Avviso di convocazione assemblea dei soci Banca Popolare Pugliese
Video per azionisti Banca Popolare Pugliese con istruzioni sulle opzioni possibili e quelle opportune da avviare subito, anche senza “fare subito causa”, per non perdere le proprie ragioni

Per informazioni contattare:
080.5021132 – 370.3433036
info@studiomelpignano.it



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